Le piattaforme e-Commerce sono protagoniste di una crescita inarrestabile: negli ultimi anni, si sta assistendo a un aumento vertiginoso degli acquisti online. Per le aziende diventa essenziale dotarsi di moderni strumenti che garantiscano competitività sul mercato.
Come software house attiva nello sviluppo di piattaforme eCommerce B2C e B2B rivolte soprattutto alle piccole e medie imprese italiane, abbiamo sempre un occhio vigile sui trend del mercato.
Dalle ricerche emerse nel 2018 dai principali istituti di analisi, tutti i dati confermano che il fenomeno della vendita online è in continua crescita e capace di generare un fatturato che va incrementandosi di anno in anno.
I dati evidenziati dall’Osservatorio Digitale del Politecnico di Milano segnalano per il 2018 un aumento del 16% per gli acquisti online su eCommerce B2C: un business capace di generare un valore di acquisti pari a 27 miliardi e trainato in particolare dal settore hi-tech e da quello del turismo, tallonati da settori sempre più emergenti quali l’abbigliamento ed il Food&Grocery.
In grande crescita rispetto al 2017 anche il settore dei ricambi auto (+29%), del beauty (+31%) e dei giocattoli (+48%).
“L’eCommerce, pur avendo un peso assoluto ancora ridotto, si sta appropriando quasi integralmente dell’aumento dei consumi: a penetrazione media passa dal 4% (2017) al 5% (2018) nei prodotti, mentre si avvicina al 10% nei servizi”., afferma Valentina Pontiggia, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c dell’Ateneo milanese.
3,9 Miliardi di euro: è il fatturato generato dalle vendite da siti italiani su mercati esteri.
I prodotti italiani – soprattutto in settori di lunga tradizione e alta fama come il Food&Grocery e la moda - sono ricercati, le aziende nostrane stanno cominciando a recepire la richiesta e ad investire nella vendita online e sui canali digitali.
E indovinate tra queste aziende quali sono quelle che vendono di più? Quelle che hanno investito su piattaforme di vendita multilingua, chiaramente: in questo modo vanno direttamente sul cliente, “parlandogli” nella sua lingua ed assicurando la massima trasparenza nel flusso di acquisto.
Qualche dato? Secondo lo studio “eCommerce in Italia 2018” – ormai alla sua XII edizione- la “percentuale di fatturato estero sul totale delle vendite online è infatti del 32% per le aziende con un sito multilingua, mentre scende al 19% per le aziende che vendono in altri Paesi attraverso il sito in lingua italiana.”
L’opportunità insomma è senz’altro aperta, ma qualcosa frena ancora le piccole e medie imprese, soprattutto quelle che ne sarebbero più avvantaggiate non potendo godere dei benefici di appartenere a grandi multinazionali o dell’avere più sedi sul territorio mondiale.
Le criticità principali? Scarsa “cultura” digitale, le problematiche connesse alla logistica e l’assenza di un modello unico di esportazione verso l’estero. Ma anche in questo senso si stanno facendo alcuni passi avanti.
Secondo uno studio della “Casaleggio e Associati” il “40% degli abbandoni sui portali eCommerce avviene proprio a causa della modalità di pagamento proposte. I player si stanno dunque attrezzando per fornire tutte le possibilità richieste dagli utenti, in modo che l’esperienza possa essere personalizzata anche da questo punto di vista.
Il metodo di pagamento più diffuso? Senz’altro la carta di credito, utilizzata nel 46% degli acquisti on line su scala globale.
Ma che il trend del mercato online punti indubbiamente sulla personalizzazione dell’esperienza di acquisto è dimostrato dalla diffusione persistente di pagamenti anche tramite bonifico e alla consegna – in dipendenza anche dal valore delle merci e dei servizi acquistati.
Decresce invece il gradimento delle aziende italiane verso i servizi di spedizione: solo il 36% si dichiara soddisfatto. Bene quindi, se si ha intenzione di avviare un eCommerce per la vendita e spedizione di prodotti, fare un’accurata indagine per ricercare la migliore offerta in termini di costi/benefici.
L’altro dato fondamentale a completamento del quadro è che non solo le persone acquistano sempre più online ma inevitabilmente lo fanno sempre più da smartphone: il 28% del fatturato delle aziende eCommerce italiane deriva da acquisti da smartphone!
Il trend è confermato dagli stessi algoritmi di Google che con l’introduzione “mobile-friendly” si apprestano a promuovere proprio i siti che abbiano investito sull’accessibilità a risorse, contenuti e funzionalità da mobile.
Gli acquisti non avvengono necessariamente attraverso app specifiche, ma sicuramente attraverso applicazioni web di ultima generazione: perfettamente responsive e multidevice, con interfacce utente chiare e facilmente navigabili, supportate da strumenti specifici per una gestione semplice e rapida dei contenuti, meglio ancora se integrate con il gestionale aziendale.
* Per l'immagine di apertura i credits vanno alle ottime infografiche realizzate dall'Osservatorio eCommerce del Politecnico
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