Credito Imposta 5.0: come sfruttarlo per realizzare il tuo progetto di Innovazione Digitale
Il Credito d'Imposta Transizione 5.0 è una significativa agevolazione fiscale promossa dal governo italiano, inserita nel DL PNRR per supportare le imprese italiane nella loro transizione green e nell'innovazione tecnologica.
Pubblicato come decreto legge n° 19/2024 e successivamente convertito nella legge n° 56/2024, questo strumento finanziario mette a disposizione risorse considerevoli, precisamente 6,3 miliardi di euro, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, facilitando così l'adozione di tecnologie avanzate e sostenibili.
Qui il decreto attuativo Transizione 5.0 che ha reso operativa l'iniziativa.
L'entità del Credito d'Imposta Transizione 5.0 è calcolata in percentuale rispetto ai costi ammissibili degli investimenti effettuati, includendo condizioni particolari per diversi tipi di spese:
Il portale per la richiesta degli incentivi é operativo a partire dal 7 agosto sul sito del GSE, l'organismo incaricato della gestione delle agevolazioni e del credito per conto del Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy).
Il processo di presentazione della domanda per il Credito d'Imposta è delineato come segue:
Esempio pratico: Una società di ingegneria che progetta di investire in una nuova linea di produzione automatizzata e integrata con un sistema IoT dovrà preparare una documentazione dettagliata che dimostri come l'investimento contribuirà alla digitalizzazione e innovazione dell'azienda, per poi inviare tutto tramite il portale online dedicato.
Per presentare la domanda per il Credito d'Imposta Transizione 5.0, le aziende devono seguire un iter procedurale ben definito che include la prenotazione, la certificazione e la rendicontazione dell'investimento. Di seguito, spiego in modo chiaro e per punti le fasi di questo processo:
Supponiamo che una PMI lombarda, specializzata nel mercato B2B, decida di rivedere e migliorare i propri processi digitali interni per aumentare l'efficienza e ridurre i consumi energetici. Per avviare la domanda di agevolazione, l'azienda deve:
Questo approccio strutturato non solo facilita l'accesso ai benefici fiscali previsti ma garantisce anche che l'investimento sia realizzato in modo efficace e conforme alle normative vigenti.
Gli investimenti che rientrano nell'ambito di questo credito includono, ma non sono limitati a:
Esempio pratico: Un'azienda che decide di implementare un sistema IoT per monitorare e ottimizzare i processi produttivi potrebbe usufruire del credito per coprire una parte significativa dei costi associati a hardware e software.
Investimenti Materiali e Immateriali
Il Credito d'Imposta copre gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, indispensabili per l'esercizio d'impresa e orientati ai processi di trasformazione digitale e tecnologica 4.0. Tali investimenti devono soddisfare specifici obiettivi di efficienza energetica:
Investimenti Specifici
L'adozione di queste misure non solo aumenta la competitività delle imprese ma promuove anche pratiche sostenibili e consapevoli nell'uso delle risorse energetiche, allineando gli obiettivi produttivi con le necessità ambientali.
Un aspetto fondamentale del Credito d'Imposta Transizione 5.0 è la sua cumulabilità con altre agevolazioni fiscali, caratteristica che potenzialmente massimizza ulteriormente i benefici per le imprese che investono in innovazione e sostenibilità.
Questa possibilità infatti apre la strada a un significativo ampliamento delle risorse disponibili per le aziende che puntano a rinnovarsi e adattarsi alle esigenze del mercato moderno.
Tuttavia, è importante notare che mentre il credito può essere cumulato con altre agevolazioni relative agli stessi costi, ci sono specifiche eccezioni:
Immaginiamo una media impresa che decide di investire in un nuovo sistema di gestione dei dati basato su cloud, con un costo totale di 200.000 euro.
L'impresa potrebbe usufruire del Credito d'Imposta Transizione 5.0 per coprire fino al 45% di questi costi. In aggiunta, se l'azienda beneficia di altri incentivi fiscali regionali o settoriali che non rientrano nelle eccezioni sopra menzionate, potrebbe combinare questi vantaggi con il Credito d'Imposta Transizione 5.0, aumentando ulteriormente il suo risparmio totale.
Tuttavia, se l'azienda avesse già usufruito del credito d'imposta per beni strumentali 4.0 per lo stesso investimento, non potrebbe applicare il Credito d'Imposta Transizione 5.0 a quel costo, dovendo scegliere quale dei due crediti utilizzare per massimizzare il suo beneficio.
Le condizioni di esclusione dal beneficio sono molto chiare:
L’ammontare del credito d’imposta varia in relazione alla quota d’investimento e alla riduzione dei consumi: la percentuale del credito d'imposta varia in maniera proporzionale alla quota di consumi effettivamente ridotti da parte dell'azienda.
Di seguito le tabelle di riferimento (Aggiornato Novembre 2024).
RIDUZIONE CONSUMI ENERGETICI | % CREDITO IMPOSTA |
---|---|
INVESTIMENTO: fino a 2,5 milioni di euro | |
% riduzione consumi energetici | % credito d’imposta |
Struttura produttiva: 3-6% | Processo: 5-10% | 35% |
Struttura produttiva: 6-10% | Processo: 10-15% | 40% |
Struttura produttiva: oltre 10% | Processo: oltre 15% | 45% |
INVESTIMENTO: tra 2,5 e 10 milioni di euro | |
Struttura produttiva: 3-6% | Processo: 5-10% | 15% |
Struttura produttiva: 6-10% | Processo: 10-15% | 20% |
Struttura produttiva: oltre 10% | Processo: oltre 15% | 25% |
INVESTIMENTO: > 10 milioni di euro | |
Struttura produttiva: 3-6% | Processo: 5-10% | 5% |
Struttura produttiva: 6-10% | Processo: 10-15% | 10% |
Struttura produttiva: oltre 10% | Processo: oltre 15% | 15% |
Si specifica che, ai fini dell'applicazione della misura Piano Transizione 5.0, rientrano tra i beni di cui all'Allegato B alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, anche:
Sostenere le imprese italiane nella transizione verso modelli produttivi più sostenibili ed efficienti dal punto di vista energetico, attraverso agevolazioni fiscali.
ìIl piano è regolato dal Decreto PNRR quater e dal decreto ministeriale del 24 luglio 2024, che stabilisce dettagli operativi e criteri d’accesso.
Sono previsti crediti d’imposta per progetti che migliorano l’efficienza energetica e riducono l’impatto ambientale.
Sono disponibili 6,3 miliardi di euro per sostenere i progetti nel biennio 2024-2025.
Possono fare domanda tutte le imprese italiane, escluse quelle in stato di insolvenza o soggette a procedura concorsuale.
Sì, i progetti devono dimostrare una chiara riduzione dei consumi energetici e dell’impatto ambientale.
Documenti che attestino le spese, il progetto e la conformità agli obiettivi energetici e ambientali.
Non esiste una priorità specifica, tutte le aziende devono rispettare i medesimi criteri per accedere.