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Velocità e funzioni serverless in real-time: i vantaggi dei tool Google per lo sviluppo di app mobile.

Oggi vogliamo approfondire la conoscenza del set di tool e servizi messi a disposizione da Google Cloud per lo sviluppo di app di qualità e con alti livelli di prestazione.
Negli ultimi mesi stiamo virando sempre più fortemente verso il mondo Google, cercando di testare diverse delle soluzioni messe a disposizione, dall’hosting cloud e servizio mail all’uso di molto dei servizi messi a disposizione degli sviluppatori.

Testare questi strumenti sui nostri stessi progetti interni significa poter offrire poi ai nostri clienti soluzioni e processi consolidati, capaci di semplificare e velocizzare la gestione di diversi aspetti dello sviluppo senza il pensiero di doverne gestire anche l’infrastruttura, contando invece su un partner di grande solidità.

Cloud e dispositivi mobili

La richiesta di applicazioni sempre più scalabili e performanti, capaci di funzionare perfettamente entro le logiche mobile ma restando disponibili anche in modalità offline fa in modo che noi sviluppatori ci possiamo affidare a strumenti attuali e tecnologicamente all’avanguardia per rispondere alle nuove sfide del mercato: funzionalità serverless quindi, per modelli di dati capaci di supportare i dati persistenti anche in modalità offline.

Gestione degli accessi a bassa latenza e sincronizzazione di più piattaforme in tempo reale: soluzioni capaci di ridurre i tempi di risposta dei sistemi e restituire un’esperienza utente fluida e senza soluzione di continuità.

Vediamo quindi più nel dettaglio queste specifiche caratteristiche.

  • Velocità

Siamo realisti: quante altre aziende al mondo possono contare su un Rete in fibra PRIVATA con più di 100 POP in tutto il mondo?
Google, in quanto Google, può. Di conseguenza quello che è in grado di offrire sono tempi di latenza molto bassi, prestazioni rapidissime in real time ad enorme vantaggio della User Experience.
Ogni contenuto presente nell’applicazione – puro dato o risorsa immagine/video elaborato - viene trasmesso direttamente alla rete di Google dai propri data center all’utente finale che fruisce dell’applicazione. Vale quindi l’equazione: prestazioni più rapide=migliore user experience=maggior utilizzo.
Ancora una volta, come si suol dire, il tempo è denaro ;).

  • Funzioni serverless in real-time

Sinceramente: quanto ci spazientisce un’app lenta, dai contenuti poco aggiornati, non performante nell’invio di notifiche? Moltissimo. Perché ormai qualunque utente si aspetta de facto dati aggiornati, notifiche push in real time, dashboard riassuntive degli ultimi dati generati dall’applicativo. Gestire la complessità delle applicazioni in real time non è più un opzione per i programmatori: è inevitabile.

Come strumento professionale per venire incontro a queste necessarie esigenze di sviluppo,

Google propone diversi strumenti in cloud

Firebase: una piattaforma unificata per lo sviluppo sia in ambito mobile (iOS e Android), sia per l’applicativo Web. In SAEP l'abbiamo utilizzata all'interno di uno dei nostri progetti dedicati allo sviluppo di una soluzione IoT per la domotica - il cornostermostato WI-FI Campini-Corel: firebase ci è tornato molto utile per il sistema di notifiche e servizio di sincronizzazione dati offline dall'oggetto "smart" (il cronotermostato) all'app di gesitione che ne monitora i dati.

Cloud Function: permette di scrivere funzioni per usi specifici gestendoli direttaente da cloud senza bisogno di passare dal server. Sono entrambe soluzioni serverless e offrono il non indifferente vantaggio – a noi sviluppatori – di poterci concentrare sulla User Experience lato client e un processo distributivo fluido e rapidi.

La gestione del backend “mobile”

La Cloud Platform di Google permette di gestire il backend combinando cloud e client in un’unica piattaforma: lato utente, questo si traduce in applicazioni performanti e veloci, che possono contare su una potenza di elaborazione dati in remoto davvero non indifferente.

In sostanza tutte le funzinoalità di tipo non interattivo sono gestite in toto su Cloud, preservando la batteria dei device, ottimizzando l’uso della banda disponibile ed in generale migliorando l’esperienza utente.
Altri strumenti come Kubernets automatizzano invece i processi di deploy e amplificano la scalabilità delle applicazioni prodotte.

Gestione archiviazioni e analisi

Dati strutturati e contenuti medi possono essere salvati ed archiviati sul cloud Google che supporta SQL e NoSQL. Volendo è possibile provare anche la soluzione interna di Nearline.

L’aspetto forse più interessante -oltre naturalmente alla garanzia della sicurezza sull’archiviazione dei dati- è l’aspetto legato alle tematiche della BI: è infatti possibile integrare strumenti innovativi per l’analisi dei big data di Google, com BigQuery ad esempio, ed eseguire query senza doversi far carico della gestione dell’infrastruttura, oppure elaborare flussi di dati provenienti dalle app in tempo reale (anche offline).

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