Il riscatto del comparto B2B e la nuova attenzione a eCommerce Business di qualità, capaci di strizzare l'occhio alla User Experience.
Dopo che per anni i trend sono stati trainati dal solo comparto B2C, con l’offerta eCommerce B2B al fanalino di coda, aziende e brand stanno oggi aprendosi al commercio online anche in ambito Business. E cominciano (finalmente!) a dettare nuove regole e indicare nuovi trend.
L’intelligenza artificiale: la sperimentiamo già quotidianamente quando Amazon ci suggerisce i prodotti che “potrebbero interessarci” o quando le pubblicità sul quotidiano online ci rimandano all’ultimo prodotto che avete cercato su qualche eCommerce.
In parole estremamente semplicistiche: l'AI è in grado di tenere traccia dei dati, indi rielaborarli in maniera intelligente per produrre del contenuto corrispondente, ed in particolare per fare del marketing diretto e fortemente personalizzato.
Questo tipo di funzionalità, capaci di rendere la navigazione di uno shop online un’esperienza altamente profilata, saranno capaci - secondo Gartner, agenzia leader nella consulenza strategica, ricerca e analisi nel campo dell'Information Technology – di portare le aziende ad aumentare i propri profitti del 15% entro il 2020.
I B2B volgono quindi verso una forte personalizzazione, facendo leva sulle conquiste tecnologiche e sui meccanismi della User Experience già adottate dal mercato B2C ma applicate alle particolari esigenze del mercato Business.
Il flusso di acquisto su un portale B2B è tipicamente molto più complesso rispetto a un normale shop B2C: questo perché entrano in gioco dinamiche legate ai diversi buyers, ai flussi di approvazione e di pagamento e agli innumerevoli adempimenti tipici del canale business.
Il flusso risente anche del fortissimo impatto umano che è sotteso alle transazioni B2B: agenti e rappresentanti, uffici vendita e supporto cliente.
Sino ad oggi questi soggetti hanno coordinato direttamente gli uffici acquisti e continueranno certamente a farlo nell’era dell’eCommerce B2B, ma attraverso una tecnologia che deve essere in grado di dar loro supporto reale e continuativo nelle transazioni operative e che deve essere capace di generare vantaggi reali ai diversi soggetti coinvolti in filiera: risparmio di tempo, ottimizzazione e centralizzazione delle risorse, potenziamento dell’apparato marketing, personalizzazione dell’offerta.
Gli acquisti B2B continueranno ad essere finalizzati in modi diversi: via mobile, da desktop, tramite ordine diretto all’agente di commercio. Ci si aspetta quindi che il nuovo anno porti sforzi e attenzione verso questo tipo di esigenza e li risolva con offerte di prodotti adeguati ai nuovi tempi (sempre più rapidi) e modi (sempre più tecnologici e ad alte prestazioni) con cui le aziende interagiscono tra loro.
I contenuti sono sempre più video, questo è innegabile.
Spopolano sui social di qualunque tipologia, da Facebook a LinkedIn, da Instagram a -ovviamente- YouTube. Hanno tuttavia un costo non indifferente in termini di programmazione dei contenuti, registrazione e post produzione.
Ciononostante per alcune aziende l’approdo a contenuti sempre più video sarà inevitabile. Quali? Ad esempio tutte quelle che vendono prodotti fortemente “visual” e in cui la componente estetica e di design è preponderante.
I nuovi B2B devono prepararsi ad accogliere questo tipo di contenuti, mettendo a disposizione degli acquirenti overview di prodotto o video-recensioni che ne mostrino l’utilizzo, il montaggio e la contestualizzazione in scenari reali d'uso.
Può sembrare eccessivamente futuristico ma l’assistenza vocale è una di quelle features che sta prendendo sempre più piede nel quotidiano di tutti noi. Chi di noi non ha mai utilizzato l’assistenza vocale Alexa, Echo o non ha chiesto a Siri di trovare la pizzeria più vicina in zona? L’eCommerce vocale è più vicino di quanto possiamo immaginare.
Un chatbot non è altro che un programma progettato per interagire con i clienti, rispondere a domande tipiche e assisterli nel flusso di acquisto online. E’ un assistente programmato, ma decisamente interattivo e sì – è proprio quel pop-up che si apre chiedendovi se avete bisogno di assistenza quando andate sul sito della banca o di qualche shop online.
E’ lui: è Paolo o Maria, un pezzettino di codice piuttosto sofisticato.
La dinamica chatbot è molto diffusa nell’eCommerce B2C e tutto fa presumere che anche le applicazioni Business passino ad adottarle in maniera sempre più forte, allo scopo di dare supporto base al cliente, fornire raccomandazioni personalizzate ed una guida belle interazioni di acquisto più complesse.
Le vendite Business hanno dinamiche articolate e complesse: ci aspettiamo che il nuovo anno porti focus sulle sue specifiche problematiche e proposte di qualità per un eCommerce B2B multicanale, solido e allo stesso tempo flessibile: un vero strumento “del futuro” per le aziende che hanno fiducia in quel futuro e che da esso si aspettano supporto, innovazione, semplificazione./p
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